Trenbolone (o Tren): tutto quello che dovete sapere

Il trenbolone fa parte della famiglia degli steroidi anabolizzanti ed è utilizzato dagli atleti, in particolar modo dai culturisti, per aumentare la loro massa muscolare. Dunque, la sua azione anabolizzante, ossia l’effetto di accrescimento dei muscoli, è la causa della sua larga diffusione nel mondo del body building dove è considerato tra i prodotti più potenti ed efficaci ed utilizzato persino sugli animali. Tale sostanza, infatti, nasce proprio per un utilizzo di tipo veterinario, estendendosi recentemente anche all’uso da parte dell’uomo.

Indice dei Contenuti
Gli effetti del trenbolone
Il successo del trenbolone nel bodybuilding
Effetti collaterali
Come e quando assumere il trenbolone
Trenbolone acetato: quando il gioco non vale la candela

Gli effetti del trenbolone

Poiché i suoi effetti sono davvero molto rilevanti, sarà bene analizzare con attenzione il funzionamento del trenbolone ed approfondire i motivi del suo particolare successo.

Detto anche “tren“, il trenbolone è un derivato del nandrolone, altra sostanza steroidea ad azione androgena ed anabolica, ma ancora più potente poiché completamente esente da effetti estrogenici. Il trenbolone è nato per un utilizzo sugli animali, ma ne è attualmente vietata la somministrazione in tutta la Comunità Europea, mentre in Canada e negli Stati Uniti il suo utilizzo sui bovini, per aumentarne la massa muscolare e quindi le dimensioni generali, è al contrario consentito. A tale aumento, infatti, corrisponde un notevole accrescimento economico dato dalla maggiore quantità di carne disponibile per la vendita.

Il trenbolone è sintetizzato e commercializzato sotto forma di trenbolone enantato e di trenbolone acetato, con la sottile differenza che il primo può vantare, rispetto all’acetato, un più lento e graduale rilascio, favorendo la diminuzione delle somministrazioni necessarie. Gli effetti del trenbolone, dunque, sono essenzialmente di tipo anabolizzante, volti cioè all’aumento della massa muscolare, con un conseguente aumento anche dell’appetito.

Il successo del trenbolone nel bodybuilding

Nonostante si stia parlando di una sostanza dopante, molto nociva ed assolutamente illegale, il trenbolone, però, ha trovato largo spazio e successo nel mondo dello sport, in particolar modo in quello del bodybuilding. Il suo effetto principale, come abbiamo già detto, è proprio la sua potente azione anabolizzante che tende a gonfiare oltremodo i muscoli.

Tuttavia, la sua mancanza di azione estrogena, viene considerata limitante quando si parla di sviluppo muscolare. Pertanto, l’utilizzo del trenbolone acetato viene associato anche ad altre sostanze anabolizzanti, a seconda degli obiettivi specifici da ottenere, che si tratti di maggiore espansione muscolare oppure semplicemente più definizione. Non esiste, dunque, una vera contrapposizione testosterone vs trenbolone, poiché i due sono soliti essere abbinati, per intensificarne e velocizzarne gli effetti generali. Un mix che può risultare molto pericoloso, specie per la tendenza ad aumentarne man mano i dosaggi per ottenere risultati via via più evidenti e controbilanciare la normale assuefazione a tali sostanze che provoca una naturale diminuzione della produzione endogena del testosterone stesso.

Nel culturismo, infatti, si è spesso inclini ad un utilizzo a volte eccessivo proprio in vista di competizioni, per massimizzarne i risultati senza tener conto degli effetti collaterali e degli scompensi cui si sottopone l’organismo con l’immissione in circolo di dosi massicce di ormoni estranei. Sarà bene, dunque, analizzare tali effetti poiché solo con l’informazione si potrà essere in grado di evitare, o quantomeno minimizzare, i possibili rischi.

Effetti collaterali

Tra i maggiori e più comuni effetti collaterali, spesso anche gravi, il rischio cardiovascolare risulta molto accentuato. Inoltre, una serie di manifestazioni secondarie indesiderate, legate per lo più all’azione androgenica del trenbolone, sono acne, pelle grassa, caduta dei capelli, virilizzazione in genere (correlata tuttavia da una ipertrofia della prostata), ed in ultimo un’elevata tossicità per il fegato, specie con dosaggi molto alti.

Inoltre, come la maggioranza degli steroidi a base di testosterone, anche l’utilizzo di trenbolone ha la tendenza, nel lungo termine, ad inibire la produzione endogena di quest’ultimo agendo sulle gonadotropine atte alla stimolazione di tale sintesi. Pertanto, quando si decide di interrompere l’assunzione di trenbolone, sarà necessario effettuare una lunga cura a base di ormoni antiestrogeni o direttamente a base di gonadotropine, per stimolare nuovamente la produzione endogena di testosterone.

Si tratta di una sorta di passaggio obbligato, la cosiddetta Terapia Post Ciclo, conosciuta anche con l’acronimo TPC. Questo affinché non si perdano i risultati ottenuti durante il ciclo di assunzione del trenbolone ed altresì per il mantenimento stesso della massa muscolare, oltre che per ristabilire il normale stato ormonale ed evitare pericolosi scompensi cui si può facilmente andare incontro.

L’organismo, infatti, si troverà in una situazione molto critica, denominata aromatasi. L’eccessiva quantità di sostanze androgene in circolo, in questo caso il nandrolone, provocherà, di contro, una maggiore produzione da parte dell’organismo di ormoni estrogeni per controbilanciare l’aumento di testosterone. A fine ciclo, l’organismo si vedrà di colpo incapace di produrre da solo nuovo testosterone a causa dell’inibizione avvenuta, e con la presenza, al contrario, di un’abbondante quantità di estrogeni. Pertanto, sarà necessario ristabilire al più presto il normale equilibrio androgeno-estrogeno, prima di incorrere in problematiche anche piuttosto gravi.

Come e quando assumere il trenbolone

Per quanto riguarda il trenbolone acetato dosaggio, gran parte dei culturisti maschi ne assume tra i 150 e i 300 mg alla settimana, per un periodo di tempo che oscilla tra le 6 e le 8 settimane consecutive. Nella forma acetata, la dose dovrà essere maggiormente suddivisa, mentre la forma enantata, poiché a più lento assorbimento, potrà prevedere dosi settimanali più consistenti ma meno numerose. Si tratta di dati statistici ovviamente non ufficiali, dato che l’utilizzo del trenbolone non è assolutamente consentito, né per il bestiame, né tanto meno per gli esseri umani.

Si tratta di una sostanza molto potente e, come abbiamo visto, ricca di effetti collaterali, dunque il suo utilizzo é altamente sconsigliato, oltre ad essere naturalmente illegale. Per le donne, poi, l’utilizzo di trenbolone é ancora meno raccomandato, visti i suoi potenti effetti androgeni anche a dosaggi minimi. Esistono, invece, sostanze totalmente naturali, legali, non nocive ed assolutamente consentite anche nelle competizioni agonistiche (quindi non considerate dopanti), che riescono ad emulare in maniera abbastanza soddisfacente gli effetti del trenbolone, andando a stimolare la naturale produzione endogena di testosterone.

Si tratta di particolari integratori ad effetto anabolizzante, reperibili facilmente sia in farmacia che su internet, che non creano alcuna dipendenza, né fisica né psicologica, né tanto meno tutti gli effetti collaterali sopra descritti.

Trenbolone acetato: quando il gioco non vale la candela

Dopo lo Winstrol, il Dianabol e Nandrolone, vi abbiamo presentato il Trenbolone, noto con l’amichevole nome di Tren nel mondo delle palestra. Come sempre vi esortiamo a non fare uso di sostanze dannose per il vostro fisico e illegali, ma di seguire i consigli del nostro sito e cercare di seguire uno stile di vita sano, caratterizzato da alimentazione corretta e allenamento orientato al benessere fisico e mentale. A presto per un nuovo articolo di SuperPalestra!

Sommario
Trenbolone (o Tren): tutto quello che dovete sapere
Titolo
Trenbolone (o Tren): tutto quello che dovete sapere
Descrizione
Una guida breve ma completa al Trenbolone (o Tren), steroide anabolizzante derivato del nandrolone molto usato nel bodybuilding.
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