Bodybuilder morti: la triste realtà del culturismo professionistico

Tragiche notizie di bodybuilder morti all’improvviso hanno, purtroppo, fatto capo sulle pagine web e sulle testate giornalistiche specializzate. Giovani vite strappate all’affetto dei cari nella stragrande maggioranza dei casi a causa dell’assunzione di sostanze proibite, non solo steroidi, per migliorare le prestazioni e di conseguenza l’aspetto fisico. Ma quello che accade tra i professionisti, molto spesso meglio curati degli atleti amatoriali, è solo la punta di un gigantesco iceberg.

Indice dei Contenuti
La legge del doping
Perché così tanti culturisti morti?
La triste lista dei bodybuilder morti di recente
Dallas McCarver
Rich Piana
Daniele Seccarecci
Franco Columbo
Troppi bodybuilder morti giovani

La legge del doping

Il bodybuilding, soprattutto a livello professionistico, è l’estremizzazione della ricerca della forma fisica. E’ la ricerca della perfezione delle linee del corpo. E’ la ricerca della massa muscolare estrema, abbinata alla definizione muscolare più spinta. Un gioco di simmetrie, di bilanciamento del corpo.

Alla base di questo sport c’è una dura e rigida disciplina, che impone un rigoroso rispetto dei protocolli di allenamento, di una dieta mirata e personalizzata e di un riposo propedeutico al prossimo, estenuante allenamento.

Purtroppo, laddove i soldi crescono, e basta vedere il montepremi del Mr. Olympia dalla sua nascita ad oggi, crescono anche coloro i quali scelgono la scorciatoia per arrivare al risultato. L’uso dei farmaci nel mondo del bodybuilding si è moltiplicato nel tempo, fino quasi a farlo diventare una consuetudine, un qualcosa di seminascosto, di accettato. Spesso addirittura sono sottovalutati gli effetti deleteri che certe sostanze hanno sul corpo. E la Rete ha accelerato questo “inquinamento”, spingendo molti a prendersi i 15 minuti di popolarità passando per la strada sbagliata: il doping.

Perché così tanti culturisti morti?

E’ inutile negare che i farmaci venissero usati nell’etá dell’oro del bodybuilding. Ma oggi accade qualcosa che va ben oltre. La quantità di diverse tipologie di farmaci per accrescere velocemente la massa muscolare é enorme: Tren, Winstrol, Deca Durabolin e chi più ne ha più ne metta. Oggi i bodybuilder prendono una sostanza per ogni tipo di necessità, compreso quella di coprire gli effetti collaterali dovuti all’uso e all’abuso di sostanze dopanti.

E i problemi non terminano se si smette di prendere questi farmaci incriminati: oltre agli effetti che si hanno, molto spesso indelebili sul corpo, si hanno quelli sulla mente. La dipendenza psicologica, lascia il passo a stati depressivi acuti, dovuti al fatto che il corpo non produce più testosterone in modo endogeno e non risponde più come prima. Le interviste confessioni di Doryan Yates, 6 volte Mister Olympia, a London Real, nota trasmissione londinese di inchiesta, sono esemplificazione di questo fatto. E i più deboli soccombono.

La triste lista dei bodybuilder morti di recente

Purtroppo l’elenco dei bodybuilder morti in tempi recenti è lungo e non è un fenomeno legato solo agli americani, cosa che si tende spesso a pensare, supponendo che in America, e in particolare negli Stati Uniti, sia più facile reperire queste sostanza. Il fenomeno delle droghe da palestra è ormai equamente distribuito in ogni angolo del mondo, poiché globale è il modello fisico che ci viene veicolato e quasi imposto.

Dallas McCarver

Dallas MacCarver era un astro nascente del mondo del bodybuilding: il più giovane  detentore del tesserino IFFB Pro, che separa gli atleti amatoriali dai professionisti.

A 26 anni di età si stava preparando per le prossime gare professionistiche, tra le quali anche il tanto famoso ed agognato palco del Mr. O. I suoi video su YouTube mostrano una forza mostruosa, che non viene meno nemmeno in prossimità delle gare, quando il cibo scarseggia, il carboidrati sono al minimo e le forze, per i comuni mortali sono al lumicino. Causa apparente della morte: soffocamento.

“Big Country”, questo il soprannome del culturista texano, é deceduto a casa di un amico, che ha inutilmente tentato di rianimarlo. Difficile credere che la vera causa sia il soffocamento: Dallas stava spendendo centinaia di migliaia di dollari per ottenere il fisico che gli avrebbe dato il successo. L’autopsia ha rivelato ingrossamento di fegato e reni, pesanti e un carcinoma papillare della tiroide. I livelli di testosterone erano al di fuori della norma ed è risultato positivo allo screening sul trenbolone.

Rich Piana

Rich Piana ha partecipato a pochi show di bodybuilding, ma ha conquistato la ribalta del web, come già accaduto per Zyzz, diventando un imprenditore di successo con il marchio 5%. L’ipertatuato culturista non ha mai nascosto l’uso di sostanze illecite per alimentare la sua enorme massa muscolare, ma ha sempre chiarito come, se fosse per lui stato possibile, non avrebbe mai più intrapreso quella tortuosa strada.

La morte di Rich Piana é stata lunga e dolorosa, dopo 10 giorni di coma. I 30 anni di uso e abuso di anabolizzanti avevano portato al limite anche il fisico scultoreo del grosso culturista. Aveva solo 46 anni.

Daniele Seccarecci

A riprova del fatto che il fenomeno non sia solo americano, anche in Italia abbiamo il nostro, purtroppo triste esempio. Nato a Livorno da famiglia siciliana, era la grande speranza italiana del ritorno alla vittoria dopo Franco Columbo nelle più importanti competizioni. Entrato nel guinness dei prima come culturista più pesante in gara, con i suoi 135 Kg, coinvolto in un’inchiesta per commercializzazione di sostanze illegali, muore a soli 33 per infarto.

Franco Columbo

Il più forte culturista italiano della storia, l’amico fraterno di Arnold, ci ha lasciato invece per uno stupido incidente in mare nella sua amata Sardegna. Il 30 settembre del 2019, nella sua Ollolai, in provincia di Nuoro, mentre stava trascorrendo le vacanze in famiglia, ha accusato un malore ed è poi annegato.

A nulla sono servite le cure prestate in tempi brevi all’ospedale di Olbia. Franco ci ha lasciato all’età di 78 anni. Rimarrà per sempre l’indimenticabile fenomeno di muscoli che scoppiava borse dell’acqua calda soffiandoci dentro.

Troppi bodybuilder morti giovani

I bodybuilder che ci hanno lasciato in questo breve periodo sono troppi. Noi di SuperPalestra proponiamo un modello sano di sport, fatto di sacrifici e di conoscenza. Esortiamo i nostri lettori a sostenere questo tipo di modello e di farlo proprio, rifuggendo strade che, oltre che essere pericolose, sono anche illegali. A presto per un nuovo articolo di SuperPalestra.

Sommario
Bodybuilder morti: la triste realtà del culturismo professionistico
Titolo
Bodybuilder morti: la triste realtà del culturismo professionistico
Descrizione
La lista dei bodybuilder morti di recenti si è tristemente allungata. Discutiamo i motivi che hanno rovinato le giovani vite di famosi atleti del mondo del bodybuilding.
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